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Perchè tra le aziende si fattura l'iva?

antomics

Utente
Mi dite secondo voi perchè tra due (o più) aziende, una che vende e l'altra che acquista, si deve fatturare l'iva? Se una la versa e l'altra la detrae che senso ha? Lo Stato non ha nessun guadagno da questo passaggio. Avrebbe più senso che solo l'azienda che vende al consumatore finale emetta la fattura/corrispettivo con iva.
In tal modo si eviterebbero costi di gestione di tale partita per le imprese e si ridurebbe la possibilità di evasione iva.

Ovviamente penso che ci sia una spiegazione logica ma ad oggi non ho ancora trovato nessuno che me l'abbia saputa dare.

NO RISPOSTE SCONTATE :D
 
poichè l'iva deve incidere solo al consumatore finale la sua entità non deve dipendere dal numero di passaggi che il prodotto effettua dalla produzione al consumo.
infatti in precedenza vigeva l'ige che pur avendo una aliquota bassa l'imposta finale dipendeva dal numero di passaggi e creava distorsioni nel senso che uno stesso prodotto finiva al consumatore con un carico d'imposta differente e in funzione dei vari passaggi.
ora invece l'iva con il meccanismo da te criticato che permette di considerare l'iva una mera partita di giro applicando il meccanismo della rivalsa fa sì che l'arrivo al consumatore finale non dipenda più dal numero di passaggi potendo l'azienda considerare neutrale l'imposta e con questo sistema l'imposta arriva direttamente al consumatore final nella stessa misura per tutti.
spero di non averti dato una risposta scontata.
ciao
 

antomics

Utente
Grazie per la risposta!

Con l'Ige (che non conoscevo) aveva un senso fatturare l'imposta tra le aziende poiché più passaggi vi erano e più l'imposta gravava sul consumatore finale. Con l'IVA invece non ha alcun senso visto che si classifica solo come una partita di giro tra le aziende. In tal modo come dicevo è solo un costo di gestione per le aziende e può essere utilizzata come strumento di evasione/compensazione illecita.
La mia domanda allora è: perchè non potrebbe essere applicata solo dalle aziende che vendono al consumatore finale?

Penso che se esiste tale meccanismo è perchè c'è un senso logico che io, e altri a cui ho chiesto, non riusciamo a capire.

Grazie
 
Mi dite secondo voi perchè tra due (o più) aziende, una che vende e l'altra che acquista, si deve fatturare l'iva? Se una la versa e l'altra la detrae che senso ha? Lo Stato non ha nessun guadagno da questo passaggio. Avrebbe più senso che solo l'azienda che vende al consumatore finale emetta la fattura/corrispettivo con iva.
In tal modo si eviterebbero costi di gestione di tale partita per le imprese e si ridurebbe la possibilità di evasione iva.

Ovviamente penso che ci sia una spiegazione logica ma ad oggi non ho ancora trovato nessuno che me l'abbia saputa dare.

NO RISPOSTE SCONTATE :D
Che per le aziende sia una semplice partita di giro è fuori discussione, come lo è il fatto che per lo Stato non ci sia alcun guadagno - sul discorso dei costi di gestione, una volta che sei obbligato a fatturare con o senza iva non vedo grosse differenze in termini gestionali e di costi; sul lato evasione, salvo regimi particolari, questa scelta dipende nei rapporti tra aziende non dall'iva (che è partita di giro) ma da ires e irap. Nei rapporti col cliente finale privato, al contrario incide iva + ires + irap. Credo che anche l'iva sia uno strumento di controllo indiretto di un'azienda (se l'erario si accorge che sei perennemente a credito, magari possa allertarsi e verificare che combini, ma è una mia supposizione).
Se poi vogliamo parlare di meccanismi aberranti, io l'autofatturazione l'ho sempre mal digerita... ma è solo una mia opinione (discutibile ovviamente).
Ciao - Gianni
 

antomics

Utente
Che per le aziende sia una semplice partita di giro è fuori discussione, come lo è il fatto che per lo Stato non ci sia alcun guadagno - sul discorso dei costi di gestione, una volta che sei obbligato a fatturare con o senza iva non vedo grosse differenze in termini gestionali e di costi; sul lato evasione, salvo regimi particolari, questa scelta dipende nei rapporti tra aziende non dall'iva (che è partita di giro) ma da ires e irap. Nei rapporti col cliente finale privato, al contrario incide iva + ires + irap. Credo che anche l'iva sia uno strumento di controllo indiretto di un'azienda (se l'erario si accorge che sei perennemente a credito, magari possa allertarsi e verificare che combini, ma è una mia supposizione).
Se poi vogliamo parlare di meccanismi aberranti, io l'autofatturazione l'ho sempre mal digerita... ma è solo una mia opinione (discutibile ovviamente).
Ciao - Gianni
Grazie Gianni,

lavoro per un gruppo di aziende più o meno grande e ogni mese fare le liquidazioni e i versamenti in maniera minuziosa mi toglie un pò di tempo, che l'impresa paga ovviamente. Vi sono poi gli altri adempimenti (comunicazioni e dichiarazioni). Per quanto riguarda l'evasione ho sentito o letto più di una volta la notizia di fatture emesse da fornitori inesistenti, proprio per utilizzare il credito iva. Per non parlare dei costi che lo Stato deve sostenere per effettuarne i controlli.
Comunque a parte tali elementi di cui si possono avere opionini diverse, non si capisce perchè il meccanismo dell'iva venga utilizzato tra azienda e azienda. Se non ci fosse non ci sarebbe nemmeno da che discutere!

Sono 4 anni che cerco una risposta ma nessuno, nemmeno le persone più preparate, mi hanno saputo dare.

Insisto nel dire che comunque un senso logico vi deve pur essere, ma qual'è?!!!!!!!!!!!!!
 
Ultima modifica:
allora riepilogo poichè evidentemente non sono mi sono spiegato bene.
Che natura ha l'iva? è un'imposta che colpisce il valore aggiunto. il valore aggiunto è quel valore che in ogni passaggio del processo produttivo -distributivo il prodotto subisce. inoltre come ben saprai rappresenta il parametro di contribuzione che ciascun paese europeo è tenuto a conferire. ora se facessimo il tuo discorso di limitare la imposizione solo al passaggio distributivo finale è evidente che non verrebbe tassato il valore aggiunto che si crea nelle fasi di produzione. Ritengo che se vuoi avere una risposta dotata di senso logico, dovresti analizzare la imposizione che ha preceduto l'iva ossia l'ige. solo a seguito della analisi di questa precedente imposta e delle distorsioni che l'ige, cosidetta imposta a cascata (anzi a valanga oserei dire) si potrebbe apprezzare meglio il funzionamento del meccanismo della rivalsa in luogo di quello precedente che si basava sulla incidenza dell'imposta in ogni passaggio. Tra l'altro il precedente meccanismo comportava che l'imposta veniva calcolata oltre che sul prezzo anche sull'imposta pagata sui passaggi precedenti.
ciao
 

antomics

Utente
allora riepilogo poichè evidentemente non sono mi sono spiegato bene.
Che natura ha l'iva? è un'imposta che colpisce il valore aggiunto. il valore aggiunto è quel valore che in ogni passaggio del processo produttivo -distributivo il prodotto subisce. inoltre come ben saprai rappresenta il parametro di contribuzione che ciascun paese europeo è tenuto a conferire. ora se facessimo il tuo discorso di limitare la imposizione solo al passaggio distributivo finale è evidente che non verrebbe tassato il valore aggiunto che si crea nelle fasi di produzione. Ritengo che se vuoi avere una risposta dotata di senso logico, dovresti analizzare la imposizione che ha preceduto l'iva ossia l'ige. solo a seguito della analisi di questa precedente imposta e delle distorsioni che l'ige, cosidetta imposta a cascata (anzi a valanga oserei dire) si potrebbe apprezzare meglio il funzionamento del meccanismo della rivalsa in luogo di quello precedente che si basava sulla incidenza dell'imposta in ogni passaggio. Tra l'altro il precedente meccanismo comportava che l'imposta veniva calcolata oltre che sul prezzo anche sull'imposta pagata sui passaggi precedenti.
ciao
Scusa ma non trovo risposta.

Il valore aggiunto potrebbe essere tassato alla fine del processo. Il guadagno per lo Stato, che si tassi passaggio per passaggio o alla fine del processo, è uguale.
Con l'IGE come dicevo aveva un senso che non lasciava adito a dubbi ma con l'IVA...
Dalle tue considerazioni si evince solo che sostituendo l'IVA con l'IGE sono rimasti gli stessi passaggi, ma a che scopo?

Ti ringrazio per l'interessamento
 
la tua angolazione visiva si ferma al guadagno per lo stato. come calcoleresti il valore aggiunto solo alla fine del processo senza conoscere il valore aggiunto degli altri passaggi?
Dalle tue considerazioni si evince solo che sostituendo l'IVA con l'IGE sono rimasti gli stessi passaggi, ma a che scopo?
è vero, ma solo questi passaggi ti porteranno a poter calcolare il valore aggiunto finale. ricordo a me stesso che il valore aggiunto è a formazione progressiva e solo attraverso l'imposizione, ancorchè e sopratutto neutrale, lo stato è in grado di calcolarlo.
ciao
 

antomics

Utente
la tua angolazione visiva si ferma al guadagno per lo stato. come calcoleresti il valore aggiunto solo alla fine del processo senza conoscere il valore aggiunto degli altri passaggi?

è vero, ma solo questi passaggi ti porteranno a poter calcolare il valore aggiunto finale. ricordo a me stesso che il valore aggiunto è a formazione progressiva e solo attraverso l'imposizione, ancorchè e sopratutto neutrale, lo stato è in grado di calcolarlo.
ciao
Ma a cosa serve conoscere il valore aggiunto se il risultato non cambia? Cosa cambia per l'imposione sapere che c'è un valore aggiunto di 100+20+10+5 per ogni passaggio dal sapere soltanto che l'ultima azienda vende a 135?

boh
 
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