Cassa integrazione guadagni e contratti di solidarietà

Cassa integrazione guadagni e contratti di solidarietà

Guida agli ammortizzatori sociali in costanza di rapporto; eBook in pdf di 269 pagine

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Aggiornato con la conversione in legge del D.L. 18 del 17 marzo 2020 (Cura Italia).

Mai come in questo periodo il tema degli ammortizzatori sociali è stato così sentito dall’intero sistema produttivo. In occasione della pandemia Covid19 ed alle conseguenti chiusure degli esercizi commerciali e dei siti produttivi il ricorso agli ammortizzatori sociali ha coinvolto praticamente tutto il mondo del lavoro. Un vero stress-test dell’impianto disegnato dal D.lgs 148/15. Il decreto legislativo, inserito nella più ampia manovra passata alla storia come JobsAct, traendo esperienza dalla crisi del 2009 ha previsto al fianco degli ammortizzatori sociali “storici” (il sistema della cassa integrazione ordinaria e straordinaria) una copertura rispetto a settori, fino a quel momento, poco interessati alla gestione di temporanee crisi d’impresa.

Le considerazioni che si possono fare a valle del dramma Coronavirus, ed alle conseguenze che lo stesso ha determinato nel mondo del lavoro ed al nuovo assetto che ne deriva degli ammortizzatori sociali, sono diverse. Partirei dal porre quattro questioni che ritengo primarie:

  1. ha senso disegnare tanti sistemi e procedure diverse per affrontare i medesimi problemi? Non sarebbe più corretto giungere ad un meccanismo unico per rispondere alle crisi d’impresa?
  2. in che rapporto si deve porre sistema di ammortizzatori conservativi con un meccanismo di politiche attive del lavoro che favorisca la mobilità e la ricollocazione della forza lavoro?
  3. se il beneficiario dell’ammortizzatore sociale è il lavoratore come inquadrare l’inadempienza contributiva del datore di lavoro? Quali le sue conseguenze?
  4. chi deve pagare il sistema di ammortizzatori sociali? Il mondo del lavoro o la fiscalità generale?

Sono quesiti importantissimi quelli che ci lascia come eredità la crisi della pandemia del 2020. Per provare a fornire una complessiva, sia pure in termini generali, risposta ritengo che sia necessario partire dalla valutazione di quello che ha funzionato e quello che non ha funzionato in questi mesi.

Avere tanti strumenti differenti suddivisi per tipologia e dimensione d’impresa crea una difficoltà enorme di gestione del sistema obbligando sia gli operatori professionali (consulenti del lavoro) che la PA ad impiantare, conoscere e manutenere sistemi tecnologici differenti. La tecnologia in una situazione del genere diventa un amplificatore di burocrazia. Esattamente il contrario dell’approccio digitale ai problemi. Un sistema non si semplifica trasformando moduli cartacei in digitali, si semplifica utilizzando l’analisi digitale per un suo ripensamento. Quindi uno strumento “tagliato su misura” per ogni impresa non diventa sinonimo di strumento idoneo, al contrario crea una babele di procedure nella quale è difficile districarsi. A tutto ciò deve aggiungersi che il D.lgs 148 ha previsto la creazione di ammortizzatori sociali di comparto, i fondi bilaterali, creati dalle forze sociali di settore. Un simile impianto prevede un presupposto fondamentale.

La chiarezza di chi sia rappresentativo di un settore e quale sia la contrattazione collettiva di effettivo riferimento. Senza di ciò il sistema di finanziamento di questi fondi rischia di entrare in quel complesso di dubbi interpretativi che ha sempre accompagnato gli istituti presenti nella cd. “parte obbligatoria” del CCNL alla stregua degli enti bilaterali, della sanità integrativa o della previdenza complementare. In definitiva se non si parte dalla vigenza erga omnes di talune disposizioni diventa impossibile pretendere la contribuzione e, conseguentemente in un sistema puramente assicurativo, la prestazione.

Veniamo al punto successivo. In mancanza di contribuzione manca la prestazione. Questo è evidente in un impianto assicurativo classico ma il concetto è difficilmente traslabile in un meccanismo di sicurezza sociale in cui il contraente (datore di lavoro) ed il beneficiario (lavoratore) sono soggetti diversi. La prestazione consente di evitare il licenziamento del lavoratore ed il mantenimento del rapporto di lavoro sia pure in fase di temporanea sospensione. Si evita di generare disoccupazione involontaria. Pertanto, in ossequio all’art. 38 Cost., dovrebbe valere, per ogni tipologia di ammortizzatore, il principio dell’automaticità della prestazione fermo restando l’obbligo contributivo del datore di lavoro.   

Altro tema importante è quello relativo alla funzione propria degli ammortizzatori sociali.

Il nome stesso “ammortizzatore” evoca la funzione di quel meccanismo che serve ad evitare colpi improvvisi ed a superare dossi o avvallamenti stradali con il minor danno possibile. Sul punto il richiamato D.lgs 148/15 aveva ben introdotto meccanismi che impedissero l’attivazione degli strumenti per funzioni diverse (pensiamo al caso di cessazione dell’attività aziendale) promuovendo in tali circostanze meccanismi di presa in carico del lavoratore da parte dei servizi di ricollocazione con supporto della assicurazione sociale per l’impiego (naspi). Negli anni questi concetti sono stati un po’ lasciati in disparte dal sistema che ha preferito “tornare all’antico” accantonando la ricollocazione dei lavoratori, propria delle politiche attive del lavoro, e privilegiando il sostegno al mancato reddito riprendendo quindi temi di politiche passive del lavoro. Un meccanismo così impostato rende difficile ipotizzare riprese occupazionali visto anche il dichiarato e mai realizzato potenziamento tecnico/organizzativo dei centri per l’impiego ai quali l’avvento della figura dei “navigator” non ha fornito alcun beneficio concreto.

Ultimo tema sollevato è quello relativo al finanziamento degli ammortizzatori sociali.

La questione è molto ampia e delicata. Mi limito solo a segnalare che la risposta dipenderà dalla funzione che il sistema darà agli stessi. Se rimanessero nell’alveo di uno strumento temporaneo di “sicurezza aziendale” il loro costo non potrà che essere a carico delle imprese e dei lavoratori. Se invece si evolvesse a meccanismo di generale ed universale difesa dalla povertà (reddito di cittadinanza), ancorchè temporanea, del lavoratore potrebbe aprirsi un tema di riconsiderare come destinatario del costo non il mondo del lavoro ma l’intera collettività. In questo caso l’aggravio per la fiscalità generale sarebbe compensato dal minor onere per le imprese che potrebbe tradursi con maggior gettito salariale e quindi maggior introito fiscale.

Tematiche ampie e strutturali.

Sicuramente lo stress test Covid19 non passerà inosservato anche in tema di ammortizzatori sociali che saranno probabilmente ristrutturati. Come ogni crisi, anche questa, avrà come conseguenza elementi di miglioramento. L’economista Joseph Schumpeter insegnava che proprio dalla crisi, la cui etimologia greca fa riferimento al cambiamento, deriva ogni miglioramento sociale. Speriamo valga anche questa volta.

Paolo Stern – presidente Nexumstp S.p.A.

Indice prodotto

1. La Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria
1.1 Introduzione
1.2 CIGO – Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria
1.3 Causali
1.4 Misura e durata della CIGO
1.5 Come si fa – Procedura di presentazione e rimborso della CIGO
1.6 Decadenza
1.7 Aggiornamento circolare Inps 19 gennaio 2017, n. 9
2. Le integrazioni salariali straordinarie
Premessa: entrata in vigore delle nuove norme
2.1 Campo di applicazione: le imprese ed i lavoratori beneficiari
2.1.1 Le imprese rientranti nel campo di applicazione 
2.1.2 Casistiche particolari: imprese operanti in un’area di crisi industriale complessa
2.1.3 Criteri di computo per il raggiungimento del requisito dimensionale e lavoratori beneficiari
2.1.4 Nozione di unità produttiva 
2.1.5 Finanziamento
2.2 Causali di intervento e durata
2.2.1 Presupposti e durata
2.2.2 Durata massima complessiva dei trattamenti
2.3 Misura del trattamento ed aspetti previdenziali
2.4 Richiesta dell’integrazione salariale: fase sindacale e procedura amministrativa
2.4.1 Fase sindacale
2.4.2 Fase amministrativa
2.5 Compatibilità della CIGS con altri istituti
2.5.1 Condizionalità, politiche attive del lavoro e le relative sanzioni
2.6 Sanzioni e verifiche circa gli impegni aziendali assunti
2.7 Regime transitorio
2.8 Ammortizzatori sociali in deroga
2.9 Il contratto di solidarietà espansiva
3. I Fondi di solidarietà bilaterali
3.1 Introduzione
3.2 Fondi di solidarietà ordinari
3.3 Fondi di solidarietà alternativi
3.4 FSBA – Fondo alternativo bilaterale per l’artigianato
3.5 MFondi di Integrazione Salariale (da FSR a FIS)
3.5.1 Assegno di solidarietà 
3.5.2 Assegno ordinario 
3.6 La contribuzione
3.7 Fondo di solidarietà per i lavoratori del credito cooperativo 
3.8 Fondo di solidarietà trasporto 
3.9 Chiarimenti e novità 
4. Misure urgenti in materia di ammortizzatori sociali nel Decreto Cura Italia
4.1 Introduzione
4.2 Cassa integrazione ordinaria e assegno ordinario: nuove proccedure semplificate
4.3 Cassa Integrazione ordinaria in sostituzione di quella straordinaria
4.4 Trattamaneto di assegno ordinario in sostituzione di assegni di solidarietà in corso
4.5 Cassa Integrazione in deroga per le aziende prive di tutela
4.5.1 Fac-simili
4.6 Consultazione e accordo sindacale: modifiche in sede di conversione del decreto
4.7 Novità sulla cassa integrazione in deroga
Appendice
Normativa

  • D.Lgs. 14 settembre 2015, n. 148 Disposizioni per il riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro, in attuazione della legge 10 dicembre 2014, n. 183
  • Decreto Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali 13 gennaio 2016, n. 94033 Criteri per l’approvazione dei programmi di cassa integrazione guadagni straordinaria ai sensi del decreto legislativo n. 148 del 14 settembre 2015
  • Decreto Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali 25 marzo 2016, n. 95075 Definizione dei criteri per l’accesso ad un ulteriore periodo di integrazione salariale straordinaria da concedersi qualora, all’esito di un programma di crisi aziendale, l’impresa cessi l’attività produttiva e proponga concrete prospettive di rapida cessione dell’azienda stessa e il conseguente riassorbimento del personale
  • Decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18 coordinato con la legge di conversione 24 aprile 2020, n. 27 recante: «Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionalee di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19. Proroga dei termini per l’adozione di decreti legislativi.». (Gazzetta Ufficiale n.110 del 29-4-2020)
  • Decreto-legge del 08/04/2020, n. 23 – Misure urgenti in materia di accesso al credito e di adempimenti fiscali per le imprese, di poteri speciali nei settori strategici, nonché interventi in materia di salute e lavoro, di proroga di termini amministrativi e processuali

Prassi

  • Circolare Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali 5 ottobre 2015, n. 24 Decreto legislativo n. 148 del 14 settembre 2015 recante “Disposizioni per il riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro, in attuazione della legge 10 dicembre 2014, n. 183”. Causali d’intervento, durata del trattamento e procedimento amministrativo per la concessione del trattamento straordinario d’integrazione salariale
  • Circolare Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali 9 novembre 2015, n. 30 Decreto legislativo n. 148 del 14 settembre 2015 recante “Disposizioni per il riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro, in attuazione della legge 10 dicembre 2014, n. 183”. Nota integrativa alla circolare esplicativa n. 24 del 5 ottobre 2015
  • Nota Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali 21 dicembre 2015, prot. n. 28/0014948 Chiarimenti sulla circolare n. 30 del 9 novembre 2015 
  • Circolare Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali 12 febbraio 2016, n. 8 Precisazioni e indicazioni operative concernenti i contratti di solidarietà difensivi, ex art. 5 della legge n. 236/1993 
  • Circolare Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali 8 agosto 2016, n. 27 Decreto legislativo n. 148 del 14 settembre 2015. Verifiche ispettive nell’ambito del procedimento amministrativo di concessione del trattamento di cassa integrazione guadagni straordinaria
  • Circolare Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali 14 ottobre 2016, n. 30 Decreto legislativo n. 185 del 24 settembre 2016 recante disposizioni integrative e correttive dei decreti legislativi 15 giugno 2015, n. 81 e 14 settembre 2015, nn. 148, 149, 150 e 151, ai sensi dell’articolo 1, comma 13, della legge 10 dicembre 2014, n. 183. Intervento di integrazione salariale straordinaria a favore delle imprese operanti in un’area di crisi industriale complessa riconosciuta ai sensi dell’art. 27 del decreto legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134
  • Circolare Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali 15 novembre 2016, n. 35 Intervento di integrazione salariale straordinaria a favore delle imprese operanti in un’area di crisi industriale complessa riconosciuta ai sensi dell’art. 27 del decreto legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134. Nota integrativa alla circolare n. 30 del 14 ottobre 2016 
  • Circolare Inps 19 gennaio 2017, n. 9 Trattamenti di integrazione salariale soggetti alla nuova disciplina introdotta dal d.lgs. 14 settembre 2015, n. 148. Pagamento della contribuzione addizionale. Istruzioni contabili. Variazioni al piano dei conti  
  • Circolare Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali 13 febbraio 2017, n. 3 Decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze e del Ministro per lo Sviluppo Economico n. 98189 del 29 dicembre 2016, emanato ai sensi dell’articolo 42 del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 148, come modificato e integrato dall’articolo 2, comma 1, lettera d), del d.lgs. n. 185/2016
  • Circolare Inps 21 febbraio 2017, n. 36 Importi massimi dei trattamenti di integrazione salariale, dell’assegno ordinario e dell’assegno emergenziale per il Fondo del credito, dell’assegno emergenziale per il Fondo del credito cooperativo, dell’indennità di disoccupazione NASpI, dell’indennità di disoccupazione agricola e dell’assegno per le attività socialmente utili relativi all’anno 2017. Precisazioni sull’indennità di mobilità ordinaria e i trattamentidi disoccupazione speciale edile 
  • Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Circolare n. 8 del 2 aprile 2020: Misure speciali in tema di ammortizzatori sociali connesse all’emergenza epidemiologica da
  • COVID-19. Decreto-legge 2 marzo 2020, n. 9, recante “Misure urgenti di sostegno per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19” e decretolegge 17 marzo 2020, n. 18, rubricato “Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”
  • Circolare Inps n. 47 del 28/3/2020: Decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, relativo alle misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19. Norme speciali in materia di trattamento ordinario di integrazione salariale, assegno ordinario, cassa integrazione in deroga 
  • Accordi quadro per la concessione della cassa integrazione in deroga in attuazione del’art. 22 del dl 18/2020 sottoscritti dalle Regioni e rispettive parti sociali a seguito dell’emergenza Covid-19

Descrizione breve

Guida agli ammortizzatori sociali in costanza di rapporto, eBook in pdf di 269 pagine.
Mai come in questo periodo il tema degli ammortizzatori sociali è stato così sentito dall’intero sistema produttivo. In occasione della pandemia Covid19 ed alle conseguenti chiusure degli esercizi commerciali e dei siti produttivi il ricorso agli ammortizzatori sociali ha coinvolto praticamente tutto il mondo del lavoro.

Isbn: 8891642615



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