La Corte di Giustizia dell’Unione europea in una causa promossa da un sindacato finlandese, in rappresentanza dei lavoratori contro la società polacca ESA che aveva assunto 186 lavoratori in Polonia applicando la legge polacca e poi li aveva distaccati nella succursale finlandese, chiarisce la nozione di «tariffe minime salariali» dei lavoratori distaccati. Nella sentenza del 12 febbraio 2015 i giudici nazionali constatano nella direttiva n. 96/71/CE, la legittimazione ad agire del sindacato, in applicazione del diritto processuale finlandese, e che le questioni vertenti sulle tariffe minime salariali sono disciplinate, qualunque sia la legge applicabile al rapporto di lavoro, dalla normativa dello Stato membro ospitante, nel caso di specie, la Finlandia.