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Errore Dichiarazione Regime Forfettario

federicov

Utente
anche di fatturato era sotto tale limite, comunque e' allucinante che una nuova attivita' venga aperta in un regime scorretto e l'agenzia delle entrate non rilevi il fatto
 
Presumo che l'INPS non contesti il regime ma che magari abbia rilevato il superamento del limite di fatturato dei 25.000 nel 2018... può essere?...in quel caso correggendo le dichiarazioni in forfettario dovreste sistemare la situazione Inps...certo c'è poi tutta da sistemare la tassazione...
no, non è questo
 
Guarda non ti posso die la sede INPS perché io sono il commercialista e non ho chiesto il permesso del mio cliente per parlare della cosa.
Ti ho scritto di getto comprendendo il patema d'animo di chi ha avuto il problema, ma posso dirti che già l'INPS per le vie brevi, a seguito dell'avviso bonario aveva consigliato questa strada e che la questione si è risolta perché l'avvocato, avendo convenuto in giudizio sia l'AdE che l''INPS ha avuto l'intuizione di contattarli (credo che abbia semplicemente telefonato).
Purtroppo la nostra causa sta procedendo, perchè non riuscendo a dire alla nostra inps di competenza qual è l'altra sede inps che ha già creato il precedente, l'avvocato inps sede per la sua strada. La prima udienza c'è già stata, ma solo per lo spostamento della sede di competenza (l'inps aveva errato nell'avviso di addebito), ora ce ne sarà un'altra a breve.
 
Ho avuto lo stesso problema.
Sono state fatte le dichiarazioni integrative per tutti i periodi interessati dall'errore, quindi è stata contattata l'INPS per renderla edotta della presentazione delle dichiarazioni medesime, ma l'Istituto si è rifiutato di annullare l'avviso di addebito sostenendo che l'Agenzia delle Entrate avrebbe dovuto liquidare le dichiarazioni e che solo allora sarebbe stato possibile lo sgravio.
Interrogata sul punto l'Agenzia delle Entrate ha sostenuto di non dover procedere con alcuna liquidazione dei dichiarativi e che comunque se vi fosse stata una necessità in tal senso la richiesta avrebbe dovuto provenire dall'INPS.
Visto l'atteggiamento di chiusura è stato presentato ricorso al giudice del lavoro, convenendo in giudizio sia l'INPS che l'Agenzia delle Entrate, ed in prossimità dell'udienza l'avvocato ha opportunamente sentito per le vie brevi sia l'Istituto che l'Agenzia.
A quel punto è successo il miracolo perché i due Enti si sono parlati, la liquidazione delle dichiarazioni è stata fatta e l'avviso di addebito dell'INPS è stato annullato.
Conclusione : la procedura della rettifica della dichiarazione è corretta malgrado l'INPS abbia tentato di sostenere che non lo sarebbe stata perché relativa a scelte non retrattabili dal contribuente, senza però considerare che la scelta per il regime forfetario è desumibile da comportamenti concludenti, quali chiaramente risultano ad esempio dalle fatture nelle quali per obbligo è indicato il regime specifico di non applicazione di IVA e ritenuta di acconto
Buongiorno,
la stessa cosa è successa a mia moglie. Lo scorso anno abbiamo ricevuto l'avviso in merito all'anno 2018 ed il commercialista ha provveduto ad integrare l'unico dell'ano 2018 ed anche degli anni successivi fino al 2022 poichè aveva compilato il quadro LM errato per tutti quegli anni.
Chiedendo all'INPS di annullare l'avviso per l'anno 2018 ci hanno respinto la richiesta dicendo che l'integrazione risultava presentata ma non liquidata dall'agenzia dell'entrate.
Il problema più grande però lo abbiamo avuto adesso: andando a scaricare i contributi da pagare per l'anno 2024 abbiamo visto che all'interno hanno inserito anche le differenze dei contributi da versare per gli anni dal 2018 al 2022 ed anche gli interessi per un totale pari ad € 15.000.
Come possiamo muoverci adesso non debba pagare questa somma ma solo i contributi per l'anno 2024, visto che non abbiamo ricevuto nessun avviso in merito alle differenze più gli interessi da pagare per quegli anni?
La ringrazio anticipatamente per la risposta.
 
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