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Detrazioni affitto 730

Luke80

Utente
Mi pare di aver letto che ci sono dei bonus affitto per giovani sino a 31 anni nel momento della compilazione del 730. Ma esistono anche delle detrazioni affitto per età superiore sempre in sede di dichiarazioni dei redditi? Grazie.
 

STUDIOCEL

Utente
Le varie alternative....

DETRAZIONE IN CASO DI CONTRATTI IN LIBERO MERCATO

La prima casistica è quella della detrazione d’imposta per gli inquilini a basso reddito. Ai contribuenti, infatti, titolari di contratti di locazione stipulati o rinnovati ai sensi della legge 431 del 9 dicembre 1998, spetta una detrazione pari a:
  • 300 euro, se il reddito complessivo non supera la soglia di 15.493,71 euro;
  • 150 euro, se il reddito complessivo è superiore a 15.493,71 euro, ma non alla soglia di 30.987,41 euro.

Se il reddito complessivo supera quest’ultimo importo non spetta alcuna detrazione. Il beneficio può essere fruito anche se il contratto è stato stipulato e automaticamente prorogato prima dell’entrata in vigore della Legge 431/1998, visto che in base all’art. 2, comma 6, si intende rinnovato ai sensi della stessa Legge. Analogamente, la detrazione può essere fruita anche se nel contratto di locazione non è menzionato il riferimento alla Legge.

DETRAZIONE IN CASO DI CONTRATTI CONCORDATI

Se poi il contratto di locazione viene stipulato sulla base di appositi accordi definiti in sede locale fra le organizzazioni della proprietà edilizia e le organizzazioni dei conduttori maggiormente rappresentative a livello nazionale (cosiddetto “canone convenzionato o concordato"), la detrazione d’imposta è di:
  • 495,80 euro, se il reddito complessivo non supera la soglia di 15.493,71 euro;
  • 247,90 euro, se il reddito complessivo è superiore a 15.493,71 euro, ma non alla soglia di 30.987,41 euro.

DETRAZIONE PER GIOVANI CHE VIVONO IN AFFITTO
C’è poi la casistica dei giovani che vivono in affitto. Fino alla data del 31 dicembre 2021 rientrano in questo beneficio i soggetti compresi tra i 20 e i 30 anni, per i quali spetta (per i primi tre anni di contratto stipulato ai sensi della legge 431/98) una detrazione fissa di 991,60 euro, a patto però che il loro reddito complessivo non sia superiore a 15.493,71 euro.

Invece a partire dal 1° gennaio 2022 (e quindi con effetto dalle dichiarazioni 2023 in poi) la detrazione per i giovani inquilini viene modificata con le seguenti novità:

  • viene estesa ai locatari fino ai 31 anni non compiuti;
  • viene applicata anche per l’affitto di una sola parte dell’appartamento, non necessariamente di tutta la casa, a patto che il locatario stabilisca la residenza nell’immobile;
  • spetta per i primi quattro anni di contratto, quindi non è più limitata ai primi tre;
  • ammonta a 991,60 euro, oppure, se superiore, al 20% del canone annuo, comunque non oltre 2.000 euro (cioè in pratica: se il 20% del canone annuo è superiore alla misura standard di 991,61 euro, l’inquilino potrà portare in detrazione quel 20% di canone anziché 991,61 euro, fino comunque a 2.000 euro).
Confermato infine il requisito secondo cui il giovane abbia un reddito complessivo non superiore a 15.493,71 euro.

DETRAZIONE PER CHI TRASFERISCE LA RESIDENZA PER MOTIVI DI LAVORO

La normativa include inoltre il caso di quelle persone che hanno trasferito o trasferiscono la propria residenza nel comune di lavoro o in uno di quelli limitrofi nei tre anni antecedenti a quello di richiesta della detrazione. A vantaggio di questi contribuenti, infatti, è prevista una detrazione:
  • di 991,60 euro, se il reddito complessivo non supera i 15.493,71 euro;
  • oppure di 495,80 euro, se il reddito complessivo è compreso tra i 15.493,72 e i 30.987,41 euro.

Quest'ultima agevolazione, tuttavia, è applicata a condizione che:
  • il lavoratore abbia trasferito la propria residenza nel comune di lavoro o in un comune limitrofo
  • il nuovo comune si trovi ad almeno 100 chilometri di distanza dal precedente e comunque al di fuori della propria regione
  • la residenza nel nuovo comune sia stata trasferita da non più di tre anni dalla richiesta della detrazione.

La detrazione, poi, può essere fruita nei primi tre anni in cui è stata trasferita la residenza. Ad esempio, se il trasferimento della residenza è avvenuto nel 2011, la detrazione verrà applicata in relazione ai periodi d’imposta 2011, 2012 e 2013.

DETRAZIONE PER L'AFFITTO DI STUDENTI FUORI SEDE

C’è infine la casistica dei contratti di locazione stipulati dagli studenti universitari che frequentano atenei situati in Comuni diversi da quello di residenza. La detrazione, in tal caso, spetta nella misura del 19% ed è calcolabile su un importo non superiore a 2.633 euro. La condizione, però, e che gli immobili oggetto di locazione siano situati nello stesso comune in cui ha sede l’università o in comuni limitrofi. Essi inoltre devono essere distanti almeno 100 Km dal comune di residenza. Oltre ai contratti stipulati o rinnovati ai sensi della legge 431 del 9 dicembre 1998, la detrazione si applica anche ai canoni relativi ai contratti di ospitalità, nonché agli atti di assegnazione in godimento o locazione, stipulati con enti per il diritto allo studio, università, collegi universitari legalmente riconosciuti, enti senza fine di lucro e cooperative. Per i contratti di sublocazione, la detrazione non è ammessa (dal 2012 la detrazione per i fuori sede è estesa anche agli studenti che frequentano corsi di laurea in atenei appartenenti a stati dell'Unione Europea).
 

Luke80

Utente
Le varie alternative....

DETRAZIONE IN CASO DI CONTRATTI IN LIBERO MERCATO

La prima casistica è quella della detrazione d’imposta per gli inquilini a basso reddito. Ai contribuenti, infatti, titolari di contratti di locazione stipulati o rinnovati ai sensi della legge 431 del 9 dicembre 1998, spetta una detrazione pari a:
  • 300 euro, se il reddito complessivo non supera la soglia di 15.493,71 euro;
  • 150 euro, se il reddito complessivo è superiore a 15.493,71 euro, ma non alla soglia di 30.987,41 euro.

Se il reddito complessivo supera quest’ultimo importo non spetta alcuna detrazione. Il beneficio può essere fruito anche se il contratto è stato stipulato e automaticamente prorogato prima dell’entrata in vigore della Legge 431/1998, visto che in base all’art. 2, comma 6, si intende rinnovato ai sensi della stessa Legge. Analogamente, la detrazione può essere fruita anche se nel contratto di locazione non è menzionato il riferimento alla Legge.

DETRAZIONE IN CASO DI CONTRATTI CONCORDATI

Se poi il contratto di locazione viene stipulato sulla base di appositi accordi definiti in sede locale fra le organizzazioni della proprietà edilizia e le organizzazioni dei conduttori maggiormente rappresentative a livello nazionale (cosiddetto “canone convenzionato o concordato"), la detrazione d’imposta è di:
  • 495,80 euro, se il reddito complessivo non supera la soglia di 15.493,71 euro;
  • 247,90 euro, se il reddito complessivo è superiore a 15.493,71 euro, ma non alla soglia di 30.987,41 euro.

DETRAZIONE PER GIOVANI CHE VIVONO IN AFFITTO
C’è poi la casistica dei giovani che vivono in affitto. Fino alla data del 31 dicembre 2021 rientrano in questo beneficio i soggetti compresi tra i 20 e i 30 anni, per i quali spetta (per i primi tre anni di contratto stipulato ai sensi della legge 431/98) una detrazione fissa di 991,60 euro, a patto però che il loro reddito complessivo non sia superiore a 15.493,71 euro.

Invece a partire dal 1° gennaio 2022 (e quindi con effetto dalle dichiarazioni 2023 in poi) la detrazione per i giovani inquilini viene modificata con le seguenti novità:

  • viene estesa ai locatari fino ai 31 anni non compiuti;
  • viene applicata anche per l’affitto di una sola parte dell’appartamento, non necessariamente di tutta la casa, a patto che il locatario stabilisca la residenza nell’immobile;
  • spetta per i primi quattro anni di contratto, quindi non è più limitata ai primi tre;
  • ammonta a 991,60 euro, oppure, se superiore, al 20% del canone annuo, comunque non oltre 2.000 euro (cioè in pratica: se il 20% del canone annuo è superiore alla misura standard di 991,61 euro, l’inquilino potrà portare in detrazione quel 20% di canone anziché 991,61 euro, fino comunque a 2.000 euro).
Confermato infine il requisito secondo cui il giovane abbia un reddito complessivo non superiore a 15.493,71 euro.

DETRAZIONE PER CHI TRASFERISCE LA RESIDENZA PER MOTIVI DI LAVORO

La normativa include inoltre il caso di quelle persone che hanno trasferito o trasferiscono la propria residenza nel comune di lavoro o in uno di quelli limitrofi nei tre anni antecedenti a quello di richiesta della detrazione. A vantaggio di questi contribuenti, infatti, è prevista una detrazione:
  • di 991,60 euro, se il reddito complessivo non supera i 15.493,71 euro;
  • oppure di 495,80 euro, se il reddito complessivo è compreso tra i 15.493,72 e i 30.987,41 euro.

Quest'ultima agevolazione, tuttavia, è applicata a condizione che:
  • il lavoratore abbia trasferito la propria residenza nel comune di lavoro o in un comune limitrofo
  • il nuovo comune si trovi ad almeno 100 chilometri di distanza dal precedente e comunque al di fuori della propria regione
  • la residenza nel nuovo comune sia stata trasferita da non più di tre anni dalla richiesta della detrazione.

La detrazione, poi, può essere fruita nei primi tre anni in cui è stata trasferita la residenza. Ad esempio, se il trasferimento della residenza è avvenuto nel 2011, la detrazione verrà applicata in relazione ai periodi d’imposta 2011, 2012 e 2013.

DETRAZIONE PER L'AFFITTO DI STUDENTI FUORI SEDE

C’è infine la casistica dei contratti di locazione stipulati dagli studenti universitari che frequentano atenei situati in Comuni diversi da quello di residenza. La detrazione, in tal caso, spetta nella misura del 19% ed è calcolabile su un importo non superiore a 2.633 euro. La condizione, però, e che gli immobili oggetto di locazione siano situati nello stesso comune in cui ha sede l’università o in comuni limitrofi. Essi inoltre devono essere distanti almeno 100 Km dal comune di residenza. Oltre ai contratti stipulati o rinnovati ai sensi della legge 431 del 9 dicembre 1998, la detrazione si applica anche ai canoni relativi ai contratti di ospitalità, nonché agli atti di assegnazione in godimento o locazione, stipulati con enti per il diritto allo studio, università, collegi universitari legalmente riconosciuti, enti senza fine di lucro e cooperative. Per i contratti di sublocazione, la detrazione non è ammessa (dal 2012 la detrazione per i fuori sede è estesa anche agli studenti che frequentano corsi di laurea in atenei appartenenti a stati dell'Unione Europea).
Quindi nel caso mio, con contratto affitto concordato 3+2, ci rientro, giusto? Grazie.
 
RIPORTO SEGUENTE QUESITO :

reddito marito : dal 1 gennaio al 30 giugno 2023 - reddito complessivo di € 11.092,62 ( datore di lavoro) 181 GIORNI LAVORATI

dal 8 luglio 2023 al 31 dicembre 2023 - reddito complessivo di € 5469,12 , 144 GIORNI CALCOLATI ma viene riportata nella CU DETRAZIONE PER CARICHI DI FAMIGLIA PER € 316,62

REDDITO CONIUGE : DAL 7.2.2023 AL 31.12.2023 PER COMPLESSIVI € 6145,92 ( datore di lavoro) - 328 giorni lavorati

Il mio quesito è : LA DETRAZIONE PER FAMILIARI A CARICO IN QUESTO CASO CONIUGE SPETTA?

SE NON DOVESSE SPETTARE NON DEVO CALCOLARE DETRAZIONE PER CARICHI DI FAMIGLIA RIPORTATI NELLA CU INPS? E COME FACEVANO A RISULTARE € 316,62?
SE INVECE SPETTA PERCHE' VISTO CHE IL CONIUGE HA SUPERATO LIMITE DI REDDITO DI 2.840,51 euro ?

QUALCUNO RIESCE AD AIUTARMI?
 
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